Ci sono città fantasma abbandonate in tutto il mondo. Ma ce ne sono davvero molti in Russia. Trovandosi in uno di questi, sembra di essere sul campo di una battaglia marziana o direttamente in un film dell'orrore. Luci spente, vetri rotti, attrezzature abbandonate e silenzio quasi mortale danno l'impressione di non essere il massimo.
Non tenendo conto di Pripyat, poiché questa città oggi non è in Russia, ma in Ucraina, chiamiamo 10 città fantasma del nostro paese, le più famose sono:
1. Mologa
La città si trovava non lontano da Rybinsk, alla confluenza del fiume omonimo nel Volga. Fu creato alla fine del XII secolo, nel XV-XIX secolo fu un grande centro commerciale. Nel 1936, durante la costruzione del Complesso Idroelettrico di Rybinsk, fu allagato insieme a 700 villaggi. Ma questa non era la causa della morte. Dopo il 1941 la città fu consegnata dalle autorità per essere "fatta a pezzi" dai detenuti. I residenti hanno guardato tristemente mentre quei pietra per pietra smantellavano la loro piccola patria. Dopo che le autorità hanno deciso di trasferire i cittadini. La maggior parte delle persone è stata portata con la forza in altre città. Su circa 5.000 persone, rimangono solo 294 residenti di Mologzhan. Dopo che un'ondata di suicidi si è diffusa tra loro (molti sono stati annegati nel bacino idrico di Mologozh), le autorità hanno deciso di sfrattare coloro che erano rimasti e di eliminare Mologa dall'elenco delle città che siano mai esistite. Menzionarla come luogo di nascita era punibile con l'arresto e la reclusione. Presto Mologa andò sott'acqua. Solo due volte l'anno emerge, esponendo antichi cimiteri e chiese ponte.
2. Iultin
La città, situata nel distretto autonomo di Chukotka, un tempo era uno dei più grandi giacimenti polimetallici. Quando all'inizio degli anni '90 il molibdeno, il tungsteno e lo stagno iniziarono a essere estratti non redditizi, i lavoratori iniziarono a lasciarlo di nascosto. Era completamente vuoto nel 2000.
3. Alykel
Alykel (tradotto da Dolgan - "radura paludosa") si trova vicino a Norilsk. Non è mai stato abitato da umani. No, certo, le autorità prima volevano che i piloti militari vivessero lì con le loro famiglie e iniziarono persino a costruire nuove case per loro. Ma presto, per qualche ragione sconosciuta, tutto fu abbandonato. Oggi la città è lasciata in balia del tempo spietato, delle condizioni meteorologiche difficili e dei predoni.
4. Kadykchan
La città della Regione di Magadan, il cui nome tradotto dalla lingua Even significa "piccola gola", fu costruita dai prigionieri politici in tempo di guerra insieme a una miniera. Nel 1986, un'esplosione tuonò nella miniera, uccidendo 6 persone. Si è deciso di chiuderlo. Le persone iniziarono a essere reinsediate in altre città. Nel 2012, un uomo anziano viveva a Kadykchan, che non voleva lasciare il posto a cui era abituato.
5. Halmer-Yu
Il villaggio, il cui nome è davvero impressionante (tradotto da Nenets come "Fiume Morto"), si trova nella Repubblica dei Komi. Cominciò a essere costruito nel 1943, quando qui fu scoperta una pregiata razza di carbone. Il 25 dicembre 1993 fu emanato il decreto di chiusura e liquidazione della miniera. Le persone hanno iniziato a essere sfrattate con l'aiuto della polizia antisommossa. Furono caricati con la forza in carrozze e portati a Vorkuta. Nel 2005, la Casa della Cultura è stata distrutta durante le esercitazioni militari. È stato sparato con 3 missili dal bombardiere Tu-160, sul quale Vladimir Putin era già presidente della Russia. Nessuno vive oggi a Khalmer-Yu.
6. Nizhneyansk
La città Yakut di Nizhneyansk, situata nel delta del fiume Yana, è emersa nel 1954 e per 10 anni è stata abitata da lavoratori fluviali di Yansk, che avrebbero dovuto servire il porto fluviale e servirlo. Nel 1958 fu designato come insediamento operaio. Nel 1989 vi vivevano ancora circa 3mila persone. Oggi in città vivono meno di 150 persone, o meglio, “vivono” le loro giornate, che non servono a nessuno. E lui stesso è gravemente distrutto.
7. Vecchia Gubakha (territorio di Perm)
Un tempo era un villaggio minerario. Oggi è molto gravemente distrutto.
8. Neftegorsk (regione di Sakhalin)
Fino al 1970 si chiamava Vostok e contava circa 3100 persone. Il 28 maggio 1995 fu distrutta da un terremoto avvenuto all'una del mattino. Morirono più di 1000 persone. Ad oggi, la città non è stata restaurata. Sul suo territorio è stato costruito un complesso commemorativo, è stata costruita una cappella e si trova un cimitero dove riposano tutti i morti. Va notato che il "design del paesaggio" di Neftegorsk può essere utilizzato per le riprese di film sull'Apocalisse.
9. Curonian-2 (regione di Ryazan)
L'insediamento operaio è stato costruito quasi subito dopo la rivoluzione. Il compito principale dei suoi abitanti era lo sviluppo di riserve significative della foresta di Meshchera centrale. Nel 1936 qui scoppiò un forte incendio che, con l'aiuto del vento, raggiunse rapidamente il villaggio e inghiottì tutti i suoi abitanti, lasciando solo 20 persone su 1200.
10. Industriale (Repubblica di Komi)
La città è stata fondata il 30 novembre 1956. Sul suo territorio operavano due miniere: "Promyshlennaya", chiusa nel 1995, e "Central". Il secondo, alle 03:46 del 18 gennaio 1998, scoppiò un terribile incendio, che portò a un'esplosione di metano e alla comparsa di polvere di carbone. 27 dei 49 minatori che erano lì al momento sono stati uccisi, 17 erano dispersi. Dopo l'incidente, la miniera di Tsentralnaya è stata liquidata. Nel 2005, una scuola è stata chiusa a Promyshlennoe e la gente ha iniziato ad andarsene da lì. Nel 2007, il villaggio è stato ufficialmente chiuso. A quel tempo, 450 persone vivevano in esso.
Su questo l'elenco è chiuso, ma lungi dall'essere completo. Quante altre città, villaggi e villaggi si sono estinti, quante persone sono rimaste senza la loro piccola patria, probabilmente nessuno può contarle.
